Ore 15.30: partenza dalla Calabria;
Ore 05.00: arrivo puntualissima a Bologna, un giro in centro ancora buio e deserto;
Ore 07.30: partenza in treno, questa volta il tragitto è più breve, Bologna Centrale-Rimini Fiera, circa due ore;
Ore 09.00: arrivo a Rimini Fiera. Finalmente, dopo cinque edizioni del Gluten Free Expo, il salone internazionale dedicato al mercato e ai prodotti senza glutine, alla sesta posso dire: ci sono stata anche io! E ne sono veramente felice! Credo che per un celiaco/a è una tappa da fare almeno una volta: un paradiso, dove tutto quello che vedi, lo puoi mangiare senza prima chiedere: “è senza glutine?” E soprattutto nessuno che ti risponde: “scusami, cosa?? il?”, se anche gli stand, i soffitti e i pavimenti si potessero mangiare anche quelli sarebbero senza glutine! J
Ad essere sincera ero partita con il buon proposito di mettere davanti la figura della nutrizionista e della “scrittrice” del blog, ma la celiaca che è in me ha preso il sopravvento! E allora via con gli assaggi…il primo, un ottimo cornetto della “Gluten Stop” e poi, poi ho perso il conto…si mischiava dolce e salato, e non si rinunciava a nulla, il tempo di finire una coppetta di gelato “Pepino 1884 S.p.a” al mascarpone e fichi caramellati che ti ritrovi in mano una frittella di pesce! Per un po’ sono riuscita ad evitare le birre ( per gusto personale non sono un amante di questa bevanda) ma sia gli espositori della “Bière (du) Clan” e della “Birreria Artigiana Vallecellio” sono riusciti a convincermi… Ampio anche l’assortimento di birra “Daura Damm”!
Come già detto, non amo bere birra, ma per gli amanti di questa bevanda il numero di aziende che si occupano della produzione senza glutine è in continuo aumento, tanto da confondere il Gluten Free Expo con l’ OktoberFest.
Diciamo pure che per essere presente a tutti gli eventi in programma avrei dovuto avere la capacità di sdoppiarmi o comunque non arrivare da un viaggio cosi lungo e stancante.
Correvo da un padiglione all’altro per cercare di non perdermi nulla, sono così riuscita ad assistere al tanto atteso taglio del nastro, a diversi contest, showcooking, conferenze e dibattitti.
Non poteva mancare la piadina romagnola, ma si faceva presto a fare un salto in Sardegna e assaggiare il pane carasau o guttiàu dell’azienda “S’incantu-Sardi Senza glutine”, o in Puglia con “Senz’altro” , “Celifood” e il tarallino di “Puglia Sapori”, o ancora in Sicilia con “Liberaire” e “Sicilia a Tavola”.
Interessante la presenza di espositori provenienti da tutta Europa ma anche dall’ America, Sudamerica e Asia.
Ma quello che mi preme sottolineare e che mi ha colpita particolarmente è stata la presenza di tante aziende che non hanno più il solo obiettivo di sostituire il glutine nei prodotti con altre sostanza come gli additivi, ma anche quello di migliore i prodotti destinati a noi celiaci da un punto di vista nutrizionale.
Non si limitano più all’utilizzo delle solite farine e amidi di riso, di mais, di patate ma “scoprono” ed utilizzano gli pseudocereali come il grano saraceno, il teff, la quinoa, il sorgo, il miglio e le farine ottenute dai legumi. Tanti prodotti quindi ma anche di qualità! Migliori e più genuini.
Ho passato così la maggior parte del mio tempo tra gli stand de “La Veronese”, “Mulino Marello”, “Green Flute”, “Molino Filippini”, “Nativa Food”, “Felicia” e non solo. Iniziamo quindi a non avere più scuse: le aziende ci stanno venendo incontro, possiamo migliorare il profilo qualitativo della nostra dieta senza glutine.
Siamo a mercoledì e ancora forse mi devo riprendere dal viaggio, ma se si potesse ripartirei subito e rifarei di nuovo questa bellissima esperienza. Vi consiglio quindi di non perdervi la prossima edizione! Segnatelo sul calendario!
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