Si sente spesso parlare di allergia al nichel.
Di cosa si tratta?
Partiamo dal definire il tipo di allergene: il nichel è un metallo che si ritrova in natura nel suolo, nell’acqua, nell’aria e nella biosfera. È utilizzato soprattutto per la produzione di acciaio inossidabile per cui molti oggetti di uso quotidiano lo contengono e lo ritroviamo anche in cosmetici, detersivi e saponi, proprio per questo è la principale causa di dermatite allergica da contatto. Può manifestarsi a qualsiasi età, ma spesso compare nella terza decade di vita, può scomparire oppure rimanere presente per tutta la vita.
L’allergia al nichel può presentarsi in due diverse forme:
- dermatite allergica da contatto (DAC);
- la sindrome sistemica allergica al nickel (SNAS) che può avere segni e sintomi cutanei o extracutanei.
La prima, la DAC è la forma più conosciuta ed anche la più facile da riconoscere in quanto si manifesta con eczemi nelle zone direttamente a contatto con il metallo ad esempio sul polso (orologio), lobi delle orecchie (orecchini), collo (collane), il volto e il cuoio capelluto per contatto con fermagli, occhiali in metallo e telefoni cellulari.
La diagnosi viene posta mediante Patch Test.
La seconda forma, la SNAS coinvolge soggetti che presentano dermatite in posizioni diverse da quelle che erano state in contatto con gli oggetti “incriminati”, per questo si è ipotizzato che l’esposizione per via orale, sottocutanea, transdermica, endovenosa, intramuscolare o respiratoria fosse responsabile di queste manifestazioni.
Come già detto questa forma può presentarsi anche con sintomi extracutanei (sintomi respiratori, vomito, diarrea, dolore addominale, stipsi, meteorismo, bruciore di stomaco, cefalea, astenia e alitosi), in particolare dopo l’esposizione per via orale.
In questo caso è necessario comunque effettuare il patch test per verificare la sensibilizzazione al metallo e in seguito seguire una dieta di esclusione (1-2 mesi, e continuata per almeno 6 mesi) durante la quale è necessario valutare la risposta clinica e sottoporsi a un test di tolleranza orale, vengono somministrate della capsule con un contenuto stabilito di nichel e si va a verificare la manifestazione della sintomatologia.
Dopo tutte queste nozioni… a tavola, cosa va escluso in caso di allergia al nichel?
La maggior parte degli studi concorda sul fatto che è necessario evitare cacao e cioccolato, piselli, soia, lenticchie, fagioli, crostacei, arachidi, noci e nocciole, avena e grano integrale e alimenti in scatola.
Birra, vino, aringhe, sgombro e tonno, pomodori crudi, cipolle, carote, agrumi e mele sembrano aggravare l’eczema già presente.
Come già detto, il nichel è un un metallo ubiquitario e il suo contenuto negli alimenti è estremamente variabile, varia a seconda del tipo di suolo, dell’acqua, dell’uso di fertilizzanti e pesticidi, della contaminazione del terreno da scarichi urbani e industriali, a seconda del clima e delle stagioni. Per queste ragioni i dati riguardanti il contenuto del nichel all’interno degli alimenti sono spesso contraddittori cosi come quelli riguardanti l’assunzione giornaliera della popolazione e del singolo individuo, inoltre solo una parte (1-10%) viene assorbito nel tratto gastrointestinale e l’assorbimento viene ridotto dalla contemporanea assunzione di vitamina C e di ferro. In linea di massima l’assorbimento medio- giornaliero è di 0,2-0,6 mg e il fabbisogno minimo giornaliero di 0,05 mg ed è coperto da una dieta equilibrata.
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Mi chiamo Teresa, per tutti Irene (problemi all’anagrafe!) e sono una Nutrizionista ma primo di tutto una celiaca. Nata e cresciuta in Calabria. Dopo la mia diagnosi, arrivata a soli 18 mesi, la mia vita e quella della mia famiglia ha sempre girato intorno alla celiachia e il mondo senza glutine, da sempre volontari nell’ AIC regionale e da qui anche la scelta di studiare Scienze della Nutrizione, laureata con due tesi: “Malattia celiaca e demineralizzazione ossea in età pediatrica” e “Studio della struttura e delle proprietà reologiche di formulazioni di pane senza glutine arricchito in fibre”. Sono a vostra disposizione per consigli nutrizionali su celiachia e sulla sana alimentazione. “Sei Celiaca? Anche io sono a Dieta!”
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