Mi è capitato spesso, viaggiando in Paesi anglofoni, di imbattermi in varie versioni della dicitura “gluten free”. Magari era un muffin super cioccolatoso che mi fissava dalla vetrina di una pasticceria, con il cartellino “Gluten Friendly”. Oppure un ristorante o un supermercato che pubblicizzava una “Wheat Free Pasta”.
A complicare le cose, tutti i prodotti che acquistavo nei negozi a marchio “spiga barrata” avevano la dicitura “Gluten Free”, a volte combinata con quella “Wheat Free”. Ho sentito ben presto il bisogno di fare chiarezza, e ho cominciato a fare domande in giro.
Dopo vari viaggi in Regno Unito e negli Stati Uniti, lo scorso dicembre sono stata in Australia, e posso dire di essermi fatta un’idea di cosa significhino queste tre diciture. E un’idea è importante farsela, se volete evitare spiacevoli sorprese.
Wheat Free significa Senza Grano.
È la dicitura che tutela le persone allergiche al grano, ma non al glutine. Un prodotto (o una ricetta) wheat free non conterrà grano, ma potrebbe contenere ad esempio l’orzo. E non è detto che sia preparato in un ambiente sanificato dal glutine, quindi “Wheat Free” non è certamente segno di idoneità alla dieta celiaca. Quando è accompagnato dalla dicitura “Gluten Free” invece, significa che il prodotto, oltre a non contenere glutine, non contiene nemmeno amido di frumento deglutinato. Per molte persone english-speaking, Wheat Free è sinonimo addirittura di low-carb, ovvero sta ad indicare un prodotto a basso contenuto di carboidrati. Non usate mai la sola dicitura “Wheat Free” per descrivere la vostra dieta di persone celiache, rischiate di confondere le idee a chi vi sta di fronte.
Gluten Free vs. Gluten Friendly: qual è la differenza?
Queste due sono le diciture più complesse da distinguere, perché vengono entrambe abbreviate con GF. Fate molta attenzione soprattutto nei ristoranti e nelle pasticcerie quando vedete un prodotto fresco con l’etichetta GF, e chiedete se è Gluten Free o Gluten Friendly. Cosa cambia? Ve lo spiego subito.

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Gluten Friendly significa senza glutine, ma con possibilità di contaminazione.
I ristoranti e i bar che usano la dicitura Gluten Friendly sono quelli che non possono garantire la completa assenza di glutine durante il processo produttivo. I casi possono essere due: nel primo, puliscono la cucina e gli strumenti prima di preparare i prodotti senza glutine, ma non hanno modo di certificarsi ufficialmente (magari perché hanno un laboratorio piccolo, o perché non offrono i prodotti regolarmente). È la stessa tutela che potrebbe offrirvi un amico o un parente nel prepararvi la cena, con lo stesso affetto e correndo lo stesso rischio. Io personalmente in questi casi tendo a fidarmi.
Nel secondo caso, preparano una ricetta che in teoria non contiene glutine, ma non si preoccupano di pulire ogni strumento che entra a contatto con il prodotto. Magari lo mescolano l’impasto con la planetaria sporca dalla ricetta precedente, oppure cuociono la pasta nella stessa acqua di quella normale.
In ogni caso, davanti alla dicitura “Gluten Friendly” è sempre meglio indagare. Basta un “Do you clean up the oven/pot and the utensils before preparing the gluten friendly options?” e la richiesta, eventualmente, di parlare con chi sta in cucina.

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Gluten Free significa Senza Glutine, nello stesso senso in cui lo usiamo in Italia.
È infatti la dicitura che troverete sugli alimenti da supermercato confezionati a marchio spiga barrata. Solo quando un prodotto o piatto è certificato “Gluten Free” avrete la certezza di trovarvi davanti alla massima tutela offerta dal Paese in cui siete. Sappiate però che la certificazione per i ristoranti nei paesi anglofoni è un po’ più elastica che in Italia: quindi troverete moltissimi posti segnalati con piatti “Gluten Free” preparati con amore ed attenzione, ma raramente in una cucina separata. In compenso, la quantità di dolcetti e biscotti confezionati e “Gluten Free” che troverete nelle bakery e nei café sarà altissima: un paradiso rispetto all’Italia!
Io personalmente non sono mai stata male all’estero, né con cibi “Gluten Free” né “Gluten Friendly”, ma preparati con la dovuta attenzione. Quindi partite tranquilli: ora che sapete la differenza tra Wheat Free, Gluten Free e Gluten Friendly, mangiare in un Paese anglofono non sarà più un problema!
Elisa
www.sonoallergica.it
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