Peroni senza glutine, la birra.
Ieri è stata una giornata avventurosa. Perchè faceva un caldo pazzesco e in poche ore siamo andate e tornate da Roma.
In una decina, dalla Sicilia al Trentino, abbiamo trascorso la mattinata presso la sede dello stabilimento di Roma della Peroni, storico marchio birraio, che dal 2014 ha lanciato sul mercato una versione della classica lager in versione Peroni senza glutine.
Io ed Eleonora, partite dai capi opposti d’Italia, ci siamo viste direttamente in azienda, con lo spirito entusiasta e curioso di chi va a fare una gita.
E vi spiego anche perchè: qui a Bari, città d’origine di entrambe, la fabbrica della birra Peroni (aperta a Bari nel 1924) è stata per anni durante la nostra adolescenza, la meta della gita di terza media. Si partiva al mattino, in pulmann, si arrivava dopo un’oretta – ma che giro poi faceva questo pulman per metterci così tanto a percorrere 10 km?!?! – si visitava lo stabilimento e si tornava a casa con i gadget della birra.
E non dimentichiamo che della Peroni, non si butta niente! Infatti, dopo aver goduto della birra, lunga vita alle bottiglie. Le nostre nonne le usavano per conservare la salsa prepararta in estate. Chili e chili di pomodori cotti per ore e imbottigliati nelle bottiglie scure che aiutavano la conservazione in dispensa, proprio come sono indispensabili alla buona conservazione della birra, molto meglio che nel vetro trasparente.
A Bari, dire “beviamoci una Peroni” vuol dire molto di più del semplice “beviamoci una birra”.
Bere una Peroni con qualcuno, vuol dire condividere una pausa rigenerante, vuol dire trascorrere un momento di relax. C’è solo una birra a Bari che può rinfrescarti dopo una giornata torrida al lavoro, c’è solo una birra che puoi bere mangiando un pezzo di focaccia: la Peroni!
Potete immaginare quindi, come fossi curiosa di scoprire come fanno a farla senza glutine…
La visita è stata molto interessante. Mi ha sorpreso soprattutto scoprire che gli ingredienti base della birra Peroni senza glutine sono gli stessi della Classica. Malto d’orzo, mais, acqua lievito e luppolo sono alla base di entrambe le versioni di birra lager a bassa fermentazione.
Il gusto che ne viene fuori è leggermente amarognolo ma assolutamente identico in entrambe le versioni. Il mastro birraio che ci ha accompagnato nella visita ci ha detto che sono stati effettuali molti test alla cieca per scoprire se la Peroni senza glutine potesse essere in qualche modo individuata sulla base di una differenza di gusto; ma non ci sono differenze! Sono identiche!
La birra lager Peroni si attesta su una presenza di glutine pari a 35ppm, mentre la loro versione glutenfree ne conserva solo 10ppm, attraverso una lavorazione coperta dal segreto aziendale, che la rende notevolmente al di sotto del limite delle 20ppm prevista dalla normativa per i prodotti etichettabili “SENZA GLUTINE”.
Ieri era proprio il giorno in cui fermavano le altre linee produttive per consentire la preparazione e il confezionamento in sicurezza della Peroni senza glutine. Terminata la visita (faceva un caldo pazzesco a Roma e nello stabilimento ancor di più!), abbiamo gustato un bicchiere di birra ghiacciata con un piccolo buffet gluten free preparato per l’occasione.
Abbiamo anche avuto occasione di seguire la preparazione dell’impasto per pizza del Maestro Pizzaiolo Marco Amoriello, che in partnership con Peroni ha studiato una ricetta per sostituire il lievito con birra Peroni senza glutine nell’impasto.
Cosa ho pensato ieri a fine giornata? Che scrivendo questo post qualcuno avrebbe potuto dirmi che la grande azienda ha fiutato la nicchia; che ha puntato al cuore di un settore in crescita e che lo fanno solo perchè ci guadagnano.
Ma la mia opinione è che anche se il ritorno economico è importante per ogni azienda, io, da celiaca, mamma di una celiaca non posso far altro che apprezzare l’occasione che Peroni ci offre. L’occasione di socialità, inclusione, gusto, per tutti. Ed io l’apprezzo davvero!
Elena
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