La celiachia, è classificata ancora nell’elenco delle malattie rare ( D.M. 279 del 18-05-2001) e per questo prevede l’esenzione per il sospetto diagnostico e per il percorso di diagnosi dei parenti di primo grado. Una volta diagnosticata prevede il rilascio di un codice di esenzione e l’erogazione gratuita di prodotti dietoterapici fino ad una soglia mensile prestabilita.
Per intenderci:
- i bambini tra 6 mesi ed un anno usufruiscono di buoni fino a 45,00€/mese per i prodotti senza glutine
- i bambini fino a 3,5 anni ricevono buoni per 62€/mese
- i bambini fino a 10 anni ricevono buoni per 95€/mese
- gli adulti maschi 140€/mese gli adulti donne 99€/mese
salvo diverse e migliorative integrazioni regionali ai tetti di spesa (per esempio noi donne in Puglia riceviamo 110€!)
Per ottenere l’esenzione e i buoni, la diagnosi deve avvenire in uno dei presidi per la diagnosi di celiachia, una rete di strutture ospedaliere che assicurano l’applicazione omogenea dei protocolli clinici di riferimento e la qualità dell’assistenza. Quindi è importante per chi sospetta di essere celiaco, rivolgersi in uno di questi centri per ottenere la certificazione medica specialistica.
Con questa certificazione medica specialistica di celiachia, ci si deve recare alla propria Ausl di competenza, per ottenere l’esenzione dal ticket (limitatamente alla prestazioni connesse con la propria patologia) e ottenere il rilascio dei buoni per l’acquisto dei prodotti dietoterapici erogabili.
Sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità , potete trovare tutte le informazioni sulle malattie rare e l’elenco dei centri riconosciuti per la diagnosi.