Siete celiaci, adulti e non lo avete mai fatto? non ci credo #_°
Siete ad una festa.
Aziendale, parentale, di amici, di conoscenti, degli amichetti dei vostri figli, della parrocchia, dell’accoglienza all’asilo.
Non vi basta? Allora c’è anche il buffet di benvenuto del villaggio vacanze, l’aperitivo con i colleghi, la rimpatriata con ex compagni di classe, il matrimonio, la birra tra amici.
Ma siete celiaci!
Non ciriaci, ceriachi, cirichi, celici e neanche celtici.
Siete CELIACI!
Gli altri non lo sanno o peggio (molto peggio!) lo sanno ma:
1- minimizzano (per una briciola… tante storie!)
2- ingigantiscono (non ti invito perché poi magari ti senti male)
3- se ne fregano
(non saprei se alla fine possono essere considerati la categoria migliore o peggiore,
di buono hanno che non ti trasformano nel caso del secolo!)
E quindi?
Quando passa il cameriere, la zia, la nonna, la vostra vicina di casa, la maestra,
l’animatrice strafiga o l’odiata ex-compagna-rimasta-magra-e-bella con il vassoio pieno di:
stuzzichini/focaccine/panzerotti/cupcake/panini farciti/torta e qualsiasi altro alimento glutinoso
converrete con me che la risposta più easy sia:” Grazie, non ho fame”.
Non è un giudizio, nè una critica, solo la realtà.
Certo succede anche di trovare qualcosa di dedicato al celiaco di turno,
ma la cosa è rara, molto rara, e poi…
bisogna sempre stare attenti al cugino/zio/amico/cretino di turno che piazza le sue belle mani “glutinate”
proprio nel mini vassoietto a voi dedicato e allora….
Inutili le imprecazioni, meglio darsi ai balli sfrenati e se si è single fare il filo al dj!
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L’avevamo scansata per diversi mesi, ma sebbene le scuole stiano chiudendo ne è
inevitabilmente arrivata una. La festa dell’amichetto della baby ballerina è stata
in ludoteca…
Vero! Oppure parte la sfilza di domande del tipo "Da quanto?", "Come hai fatto a scoprirlo?", "Ma allora cosa mangi?", "Ma non ne puoi assaggiare neanche un pochino?", "Cosa ti posso dare… magari una mozzarella (che alle 4 del pomeriggio, mentre tutti mangiano torta e pasticcini, non è proprio il massimo…)?"… Per non parlare dei commenti "Oh poverina!", "Io morirei!", "Che sfortuna!".
Molto meglio in semplice ""No grazie, non ho fame"!!! 🙂
🙁 a me però è successa una cosa inversa….dal terrorismo psicologico che mi ha fatto una amica, una sera che sono stata a casa sua ho portato il dolce…una torta fatta con ingredienti senza glutine…sono stata attentissima a non contaminare nulla, ma ti giuro che ho passato la cena (e qualche gg dopo) con l'ansia che qualcosa avesse potuto farla stare male…. :/ le persone "insensibili" invece…non le capisco proprio!
Posso immaginare che non sia facile 🙁 ma con la tua positività trovi sempre la giusta soluzione, non perdere mai il sorriso!
no comment! dopo quasi 11 anni di celiachia ho parenti acquisiti (e molto strafottenti) che ancora mi offrono cibi straglutinosi! bohhhhh ….bacioni cara
ps. quoto anche Jelly più su 😉
Io ho una intolleranza al lattosio che mi provoca situazioni simili…devo dire che per certe cose ho iniziato a dire "no, grazie, non mi va" a costo di sembrare maleducata, ma veramente a volte le persone non si rendono mica conto ehhh…e per voi è più difficile perchè non si tratta di semplice intolleranza…ahhhhhh beata ignoranza Ellen cara…Un bacione!!!