Si è appena chiuso il Gluten Free Expo 2016.
Se nel 1997, quando ho saputo di essere celiaca, mi avessero detto che sarebbe nata, un giorno, un’intera manifestazione sul cibo senza glutine, non ci avrei creduto. All’epoca potevo ordinare i prodotti senza glutine solo nella farmacia centrale della mia città, e arrivavano dopo una settimana. Si sceglieva alla cieca, da un elenco con qualche decina di prodotti e due sole aziende: Schaer e Biaglut.
Forse è per questo che ci tenevo tanto a fare un salto al Gluten Free Expo, e vedere coi miei occhi in cosa consiste una fiera senza glutine. C’erano meno stand di quanto pensassi, e mancavano tante grosse aziende che considero i miei punti di riferimento: ma questo mi ha permesso di scoprire tante realtà più piccole, alcune addirittura locali. Realtà pronte a scambiare quattro chiacchiere sui loro prodotti, e a farmi salire la nostalgia di città troppo lontane per essere raggiunte solo per una colazione…
Se devo dire, quello che più mi ha colpito sono stati gli assaggi. Tanti assaggi. La maggior parte degli stand metteva sui vassoi le loro novità e li faceva assaggiare liberamente al pubblico: pizze surgelate, paste ripiene, croissant, pane, cioccolato. Nel giro di due ore ero piena e inebriata da sapori nuovi, così tanto che ho saltato la maggior parte dei cooking show della giornata. Non mi sono persa però l’assaggio del tortellino senza glutine più buono del mondo allo stand di GustaMente: sono partita molto scettica (ho una nonna bolognese…) e invece ho scoperto uno dei prodotti pronti più buoni mai assaggiati.
Ho guardato chef preparare piatti senza glutine gourmet che nulla hanno da invidiare a quelli classici: segno che i cuochi hanno preso la celiachia come una scusa per inventare una nuova cucina esclusiva. E così dovremmo vederla anche noi: m: un’opportunità per scoprire sapori particolari e abbinamenti insoliti. Non il privarsi degli alimenti più comuni, ma la scelta consapevole di un cibo originale, che per noi è più sano.
Ho notato infine tanta attenzione all’intolleranza al lattosio: molte delle pizze proposte avevano mozzarella delattosata o vegana; c’era un intero stand dedicato al gelato senza glutine e lattosio, prodotto presentato da tante aziende. Non ho avuto modo di assaggiare la pasta ripiena senza glutine e vegana, ma solo perché a mezzogiorno e mezza era già finita: ma anche questo è un segnale di attenzione alle multi-intolleranze, di cui soffriamo in tanti.
Non per niente, in chiusura della fiera, è stato presentato il Lactose Free Expo, il primo Salone dedicato ai latto-intolleranti che si terrà l’anno prossimo in concomitanza con il Gluten Free Expo. Per me sarà uno stimolo in più a tornare nel 2017: sono davvero contenta che abbiano deciso di abbinare queste due intolleranze di cui soffriamo in tanti, e curiosa di scoprire le novità di questa doppia manifestazione.
Dico quindi arrivederci alla Fiera di Rimini: che sia il primo di una lunga serie di appuntamenti #senzaglutine!
Elisa
Elisa | Sono Allergica dice
Sono felicissima di aver iniziato a scrivere sul vostro blog! Devo dire che non è stato faticoso assaggiare tutti questi prodotti al posto vostro… 😀