Profumo, consistenza, sapore. Secondo me un prodotto senza glutine deve soddisfare nell’ordine queste tre caratteristiche. Sul profumo difficilmente si può barare: appena apri la confezione ti viene incontro con le sue inconfondibili note.
Sulla consistenza, sono da considerare le diverse consistenze, a seconda del prodotto: troppo duro o troppo morbido, poco croccante, gommoso o che si impasta in bocca.
E poi il sapore, ultima caratteristica ma non meno importante, già influenzata dagli step precedenti.
Un paio di mesi fa, alle 7.30 del mattino (praticamente all’alba per me, ma in perfetto orario con la sveglia dei bimbi di casa!), mia madre mi ha telefonato. Voleva raccontarmi che a Conversano (un comune in provincia di Bari, molto bello e vivibile, dove tra le altre cose ho fatto il liceo ☺) avevano “inventato” i taralli senza glutine. Aveva appena visto un servizio al tg regionale e le erano piaciuti i tarallini mostrati dal giornalista e prodotti dall’azienda Puglia Sapori, già leader nella produzione di taralli con ricetta tradizionale pugliese (certificati bio).
Da sempre i taralli sono uno dei miei snack preferiti, e quindi la cosa mi ha ingolosita parecchio.
Così, quando nel mese di maggio con Eleonora siamo state al Cibus di Parma e abbiamo visto lo stand di Puglia Sapori, la prova assaggio dei tarallini senza glutine è scattata in automatico: in fiera li presentavano in anteprima e ora stanno rapidamente entrando nel mercato degli snack glutenfree.
L’azienda, che quest’anno festeggia il 25esimo anniversario dalla fondazione, ha deciso di investire nel settore glutenfree con uno stabilimento dedicato, in cui confeziona tarallini in 4 varianti (all’olio d’oliva, al rosmarino, al finocchietto e al peperoncino). Aspetto interessante è quello di avere confezioni da 30g monoporzione, che l’azienda conta di inserire anche nel vending (i distributori automatici per intenderci) desiderando offrire anche ai celiaci, la possibilità di un break salato, gustoso e sano.
Cosa mi ha colpito?
La ricetta che rispecchia la tradizione classica pugliese e si basa su soli 4 ingredienti: farina, olio extravergine d’oliva, vino e sale.
Nel caso della versione glutenfree la farina è stata sostituita con un mix di farine naturalmente prive di glutine, elaborato con l’aiuto di una spin off della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari. L’azienda ha scelto di mantenere aspetto e ingredientistica bandendo i coadiuvanti tecnologici e gli ingredienti che nulla hanno a che fare con la tradizione (burro, derivati del latte, uova, lievito).
Da brava pugliese, come posso non amarli?Essendo stata diagnosticata celiaca da adulta quindi ricordo ancora bene il sapore dei tarallini glutinosi e assaggiare questi tarallini è stata una gioia!
Da soli a metà mattina, a metà pomeriggio, per accompagnare un buon bicchiere all’aperitivo. Ecco, sono giusti in ogni occasione.
Voi li avete già provati?Noooo?!?
La rete di distribuzione si sta ampliando anche nelle farmacie oltre che in alcune catene della grande distribuzione (ad es. Esselunga) e in negozi specializzati sul senza glutine.
Aspetto i vostri riscontri, e nel frattempo me li gusto con il mio aperitivo preferito: tarallini e caipiroska.
Cin cin!
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