La splendida Parigi è stata la meta della nostra vacanza di metà giugno quest’anno.
Prima di partire mi ero documentata online attraverso siti e blog, per raccogliere informazioni utili al nostro soggiorno. Mi servivano dritte di viaggio per vacanze con i bimbi (ora i miei tre monelli hanno 10 anni la maggiore, 7 anni i gemelli) e soprattutto mi serviva scoprire Parigi senza glutine: dalle ricerche risultava parecchio difficile da scovare.
In realtà, per come ci siamo organizzati, sia i gemelli, sia la mia piccola celiaca, non si sono potuti lamentare: hanno avuto divertimento, cibo e visto tante cose nuove…
Abbiamo viaggiato con voli Ryanair da Bari (anche se 2 giorni prima della partenza la compagnia ha cancellato il volo di andata, costringendoci a partire da Roma!?) ed abbiamo soggiornato a Serris, un piccolo centro a 40km da Parigi, ma collegato con la linea ferroviaria RER A al centro della città.
Serris è a soli 2 km anche da Disneyland Paris, dove abbiamo trascorso altri 3 giorni del nostro soggiorno parigino…
I treni che collegano Parigi a Disneyland sono frequenti, circa ogni 30 minuti ed hanno un costo del biglietto di 7.20€ a persona, la metà per i bambini fino a 10 anni.
Parigi senza glutine – Giorno 1
Raggiunta la fermata di Chatelet Les Halles, nel centro della città, abbiamo scelto di girare su un bus turistico, di quelli con salita e discesa libera. Noi abbiamo preso i biglietti per 2 giorni con i bus di Open Tour.
Abbiamo pagato 30€ ad adulto e 17€ a bambino, in totale 110€ per 2 giorni. Sul bus ci hanno fornito le cuffie ed è stato possibile ascoltare l’audioguida in italiano, mentre viaggiavamo su ben quattro percorsi cittadini diversi.
Siamo saliti a bordo nei pressi della cattedrale di Notre Dame, anche se ad ogni fermata è possibile salire e acquistare il biglietto dall’autista. Attenzione perchè la validità è della giornata solare, indipendentemente dall’ora del primo accesso a bordo!
Con la linea blu siamo passati: per gli Champs Elysées e davanti l’Arc de Triomphe.
Nei pressi del Trocadero siamo scesi e a piedi siamo arrivati fino alla maestosa Torre Eiffel. Abbiamo preso un gelato in un chiosco nei giardinetti (Magnum alle mandorle dell’Algida che qui si chiama Almond Miko) e abbiamo avuto conferma che in Francia, sull’espositore non avremmo trovato alcuna dicitura riferita al senza glutine. Sull’involucro del gelato però la scritta c’era!!!
Dopo questa sosta abbiamo ripreso il bus e siamo passati davanti al Museo Rodin, all’Esplanades des Invalides, Place de La Concorde, per poi proseguire per la Madeilene e l’Opera Garnier.
Qui abbiamo cambiato linea e ci siamo diretti con la linea Rossa dell’Opentour verso i Grands Boulevards. La nostra meta era il ristorante NOGLU in Passage des Panoramas, un piccolo viale coperto, pieno di locali e ristoranti.
Purtroppo siamo arrivati verso le 17, e a quell’ora il ristorante era ancora chiuso ma di fronte abbiamo potuto assaggiare un paio di delizie francesi dal loro punto vendita take-away, aperto tutto il giorno.
Un pezzo di quiche al prosciutto e una tartelletta al cioccolato e nocciole davvero deliziose!
La sosta gluten-free ci ha ricaricato e abbiamo ripreso il bus continuando il giro fino ai magazzini Lafayette.
Verso le 19 abbiamo ripreso la RER A per tornare a Serris, distrutti ma felici.
Parigi senza glutine – Giorno 2
Al mattino dopo, stessa tratta fino al centro città, con direzione Louvre. Avevamo acquistato il biglietto già online, solo per noi adulti (i ragazzi fino a 18 anni non pagano per entrare al Museo! ?) e avevamo quindi l’ingresso prioritario che consente di saltare le lunghissime code che si formano.
Abbiamo passato i controlli di sicurezza dedicati agli ingressi prioritari ed in meno di 10 minuti eravamo già all’interno del museo, di fronte alle tre grandi ali in cui è suddiviso.
D’accordo con i bimbi, abbiamo scelto di vedere le opere che anche loro conoscevano, per non trasformare la magia della visita delle opere d’arte in un continuo “che noia- sono stanco-questi quadri sono tutti uguali”!!!
La venere di Milo, la Nike di Samotracia, la Gioconda, la galleria dei pittori italiani e rapidissimamente quella francese e poi un giro nel padiglione dedicato all’antico egitto sono stati il nostro percorso all’interno del museo.
Dopo tre ore di visita, siamo usciti dal Louvre e abbiamo proseguito il nostro tour a bordo dell’autobus nella zona di Saint Georges con il passaggio davanti al Casino e al Moulin Rouge. Imperdibile, per panorama e bellezza, è stata la sosta al Sacro Cuore, circondata da tanti negozietti di souvenir, perfetti per acquistare il vostro ricordino di Parigi a prezzi modici!
Il tour è proseguito davanti alla Gare du Nord e alla Gare de L’Est, fino a piazza della Repubblica.
Per fare un’altra sosta gourmet parigina avremmo voluto visitare un locale che aveva in menù opzioni gluten-free. La realtà è che la città è grande, i luoghi da visitare tanti e il tempo sempre troppo poco, quindi tranne se non riuscite a ritagliarvi uno spazio per un food-tour glutenfree, come quelli che organizza la bravissima Chiara di Bacididama a Parigi, dovrete accontentarvi e cercare qualcosa al volo nella zona che state visitando.
Noi abbiamo optato per una sosta da Starbucks, che offre una variante di sandwich glutenfree (imbustati) ed un ottimo frappuccino (idoneo da carta degli allergeni presenti in negozio).
La Ville Lumiere non ci ha deluso, nè in termini di bellezza e maestosità, nè di poca conoscenza del problema celiachia. In qualche piccolo negozio dove abbiamo chiesto, non sapevano nemmeno cosa significasse GLUTEN-FREE!
Pranzo al sacco senza glutine nello zaino, un buon paio di scarpe da ginnastica e spirito di adattamento e partire alla scoperta di Parigi sarà una grande avventura!
Elena
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